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A.D.I.G.   Lazio

"Associazione Diabete Infantile Giovanile Lazio -APS"

IL DIABETE E LA SCUOLA
 
Informazioni per i docenti
Insegnanti e personale scolastico hanno molte probabilità di avere nella loro scuola un bambino con il diabete giovanile (o di Tipo 1) nell’ arco della loro carriera. Queste pagine forniscono le informazioni di base sul diabete, e offrono suggerimenti su come recepire le esigenze ed aver cura dei bambini con il diabete.
Che cosa è il diabete giovanile oppure di Tipo 1
Il diabete esiste quando vi è un alto contenuto di zuccheri nel sangue. Ciò è il risultato della mancata produzione dell’insulina da parte del pancreas. Senza insulina il glucosio (zucchero) assunto attraverso i cibi non può essere utilizzato dalle cellule e si accumula nel sangue.
Il diabete non è contagioso. Non è una malattia trasmissibile.
Come si gestisce
Sebbene non vi sia una cura il diabete si può gestire ed i bambini affetti da tale malattia possono godere di una qualità della vita pari a quella dei compagni di scuola. Obbiettivo fondamentale nella gestione del diabete è quello di mantenere i livelli di glucosio nel sangue (glicemia) entro un determinato intervallo (70-120 ml/dl). Questo si ottiene agendo su tre fattori:
Terapia insulinica
Alimentazione
Esercizio fisico
Il cibo contenente carboidrati alza i livelli glicemici, mentre l’insulina e l’esercizio fisico li abbassano Quindi un buon trattamento del diabete prevede:
Alimentazione corretta
Regolare monitoraggio dei livelli glicemici
Adeguamento delle dosi di insulina
Regolare esercizio fisico
Alimentazione
Il bambino con diabete segue una alimentazione equilibrata. Abitualmente è necessario che mangi cinque volte al giorno (colazione, pranzo, cena, spuntini a metà mattina e metà pomeriggio) rispettando orari precisi. Questa suddivisione è necessaria per distribuire equamente gli zuccheri in tutte le ore della giornata.
È opportuno che la famiglia e/o il dietista che segue il bambino esamini il menù scolastico e consigli, se necessario, le opportune correzioni.
Monitoraggio della glicemia
Il regolare monitoraggio dei livelli glicemici ha un ruolo molto importante nella cura del diabete. Anche durante la giornata scolastica è necessario effettuare determinazioni della glicemia. Per questo è sufficiente una piccola goccia di sangue, ottenuta pungendo un dito, grazie all’utilizzo di un piccolo apparecchio portatile in grado di determinare la concentrazione di glucosio nel sangue.
Mediamente si eseguono dallle 4 alle 6 misurazioni al giorno. I bambini al di sopra degli 8 anni sono generalmente capaci di eseguire le misurazioni da soli.
L’insulina
La maggior parte dei babini usa dalle 2 alle 4 iniezioni quotidiane di insulina e segue una regolare assunzione degli alimenti. Il tempo delle iniezioni e dell’assunzione del cibo è molto importante. L’insulina viene iniettata prima dei pasti principali. È importante ricordare che le iniezioni devono essere effettuate ad orari inderogabili.
È necessario permettere ai genitori, o alle persone da loro autorizzate, di eseguire le iniezioni a scuola in un luogo appartato e seguendo le comuni norme igieniche. Solitamente l’iniezione di insulina a scuola è una sola, ed è quella fatta prima del pranzo di mezzogiorno.
L’iniezione è sottocutanea e viene dosata usando aghi estremamente sottili.
Attività fisica
L’attività fisica non solo è consentita ma è raccomandata. Se l’esercizio fisico è intenso si potrebbe verificare una diminuzione dei livelli di zucchero sotto i livelli normali. Per evitare eccessivi abbassamenti della glicemia è opportuno somministrare uno spuntino a base di carboidrati (contemporaneamente a rapido e a basso assorbimento) prima, durante o subito dopo l’esercizio.
In ogni caso è importante avere a portata di mano degli zuccheri semplici, come caramelle, bustine di zucchero, bevande zuccherate da assumersi nel caso in cui i livelli glicemici scendano a valori troppo bassi.
Una supervisione è necessaria durante l’attività fisica intensa da parte dell’ insegnante.
Aspetti psicologici
Aiutare i bambini con il diabete a non sentirsi diversi dai propri coetanei contribuisce enormemente ad una buona gestione del diabete ed ad una vita scolastica normale. Evitare la discriminazione è la base per soddisfare i bisogni speciali dei bambini diabetici.
A scuola
Il diabete è raramente la causa di assenteismo. Studenti con il diabete possono fare tutto quello che fanno i loro compagni a fronte di:
Un pò più di sorveglianza
Poter mangiare spuntini fuori dagli orari prestabiliti dalla scuola
Privacy per le misurazioni e le iniezioni
Facile/libero accesso all’ acqua potabile
Libero accesso ai servizi igienici
Ipoglicemia
Il termine ipoglicemia indica valori di glucosio nel sangue inferiori alla norma (meno di 50 mg/dl). L’ipoglicemia è forse l’unico problema che può presentarsi nei bambini affetti da diabete durante la frequenza scolastica.
L’ipoglicemia può essere pericolosa se non affrontata in tempo.
Nella maggior parte dei casi il bambino stesso avverte quando il livello glicemico si abbassa. Nei bambini più piccoli, che non sono spesso in grado di riconoscere o comunicare i sintomi, bisogna prestare attenzione ad alcuni segni particolari come ad esempio:
Tremori/sudorazioni/pallore cutaneo
Stanchezza
Irritabilità, pianto
Fame intensa
Perdita di concentrazione
Confusione mentale
Il trattamento della ipoglicemia consiste nel far risalire i valori glicemici entro la norma:
Ove possibile misurare la glicemia
Dare immediatamente degli zuccheri semplici: succo di frutta (1 bicchiere), oppure zucchero (4 zollette, o 2 cucchiai da the), oppure miele, caramelle, latte condensato, Coca Cola/Aranciata (1 bicchiere)
Ripetete questo trattamento nel caso non vi sia stata una risposta positiva entro 10 minuti.
Dopo che vi è stata una risposta positiva evidente, date al bambino dei carboidrati complessi come un frutto, o dei crackers, o mezzo panino. Se i sintomi sono migliorati lo studente può tornare alla normale attività scolastica in circa 15 minuti.
Nel caso di ipoglicemia grave (valori glicemici bassissimi) si può verificare una perdita di coscienza o convulsioni. In questo caso:
Mantenere la calma
Non somministrare mai liquidi
Versare mezza bustina (o una) di zucchero sotto la lingua
In alternativa, procedete ad un massaggio sulla parte interna della guancia con un dito intinto nel miele
Ripetere l’operazione dopo 5 minuti qualora non vi fosse un chiaro miglioramento
In alternativa alle due soluzioni qui sopra indicate è consigliata la somministrazione sottocutanea o intramuscolare del Glucagen seguendo le semplici istruzioni chiaramente indicate sulla confezione stessa.
Se il Glucagen non fosse sufficiente applicate i principi di pronto soccorso: sdraiate il bambino su un fianco, cercate assistenza medica e predisponete il trasferimento del bambino al più vicino Pronto Soccorso.
Iperglicemia
Il termine iperglicemia indica valori di glucosio nel sangue superiori alla norma (maggiori di 300 mg/dl).
Le conseguenze immediate sono il bisogno di urinare frequentemente, per eliminare lo zucchero, e di bere spesso per ovviare alle perdite d’ acqua. Allo studente quindi deve essere permesso di andare al bagno e di bere secondo i suoi bisogni e senza limitazioni.
Esami
Gli studenti con il diabete hanno le migliori prestazioni quando il loro diabete è ben controllato. Dopo un’ ipoglicemia le funzioni del cervello possono non ritornare ai livelli normali per alcune ore. Anche allora lo studente potrebbe non comportarsi come ci si sarebbe aspettati da lui. Gli studenti con diabete hanno bisogno di:
cibo durante gli esami in caso di ipoglicemia
facile  e  libero accesso alle  toilettes  e all’acqua potabile.
Viaggi di istruzione
Gli studenti possono liberamente partecipare a viaggi di istruzione di più giorni quando sono auto-sufficienti nella gestione del diabete. Ciò avviene solitamente quando i bambini raggiungono i 9 anni.
Giorni di malattia
Se uno studente con il diabete non si sente bene non deve essere mandato a casa da solo. In particolare se lo studente vomita è opportuno contattare subito i genitori o le persone cui solitamente sono affidati. Nel caso ciò non fosse possibile è opportuno contattare il medico.

FederDiabeteLazio

 

 

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